Da qualche settimana stiamo studiando la storia della fotografia fin dalle sue origini, i primi a compiere ricerche sulla fotografia erano nicephore niepce nel 1826 che fotografo la veduta dalla sua finestra, louis-jacques mandé daguerre nel 7 gennaio 1839 circa che l'hanno caratterizzata grazie alle loro evoluzioni e studi di nuove tecniche fotografiche. La fotografia, in seguito, portò la nascita del cinema con Lumier che riuscirono a proiettare filmati che a loro volta si svilupparono fino a giorni nostri. La cosa che mi ha colpito di più è stata la grandissima evoluzione del cinema portando così alla creazione di un mondo virtuale (come Avatar) o come Il diorama è uno spettacolo per le masse,simile al Panorama, con una pedana centrale rotante che rende lo spettacolo più movimentato. Questa pedana è circondata da tele dipinte che vengono retroproiettate con effetti particolari, per rendere il tutto più affascinante dai cui gli inventori sono stati due pittori nel 1822, Buton e Daguerre.
sabato 22 dicembre 2012
Storia della fotografia
Da qualche settimana stiamo studiando la storia della fotografia fin dalle sue origini, i primi a compiere ricerche sulla fotografia erano nicephore niepce nel 1826 che fotografo la veduta dalla sua finestra, louis-jacques mandé daguerre nel 7 gennaio 1839 circa che l'hanno caratterizzata grazie alle loro evoluzioni e studi di nuove tecniche fotografiche. La fotografia, in seguito, portò la nascita del cinema con Lumier che riuscirono a proiettare filmati che a loro volta si svilupparono fino a giorni nostri. La cosa che mi ha colpito di più è stata la grandissima evoluzione del cinema portando così alla creazione di un mondo virtuale (come Avatar) o come Il diorama è uno spettacolo per le masse,simile al Panorama, con una pedana centrale rotante che rende lo spettacolo più movimentato. Questa pedana è circondata da tele dipinte che vengono retroproiettate con effetti particolari, per rendere il tutto più affascinante dai cui gli inventori sono stati due pittori nel 1822, Buton e Daguerre.
venerdì 7 dicembre 2012
Foro stenopeico
Venerdì 30 novembre abbiamo creato una foto con una scatola di biscotti grazie ad un foro stenopeico ed a un otturatore. Per creare una foto abbiamo messo sul fondo della scatola un foglio di carta fotosensibile, poi abbiamo chiuso la scatola così pronta per scattare una foto. Siamo scesi nel cortile della scuola è da lì abbiamo cercato una posizione per scattare la foto. Una volta trovata la posizione abbiamo aperto l’otturatore e lo abbiamo tenuto aperto per circa due minuti senza muovere o spostare la scatola. Al termine dell'esposizione abbiamo chiuso l’otturatore e siamo saliti in camera oscura per sviluppare la foto. Nel laboratorio abbiamo tolto dalla scatola la foto e l'abbiamo sviluppata ottenendo un negativo, dopodichè abbiamo messo il negativo a contatto con un foglio di carta fotosensibile. Dopo aver effettuato alcune prove, abbiamo trovato il tempo giusto di esposizione alla luce poi l’abbiamo immersa nei liquidi sviluppo, arresto e fissaggio ottenendo un positivo cioè un'immagine che da modo di vedere i colori in modo più realistico del negativo.
giovedì 6 dicembre 2012
Sotto il terremoto
Lunedì 26 novembre 2012, insieme alla classe 2°AG del nostro Istituto, abbiamo visitato la Galleria del Premio di Suzzara. La Galleria del Premio è principalmente una galleria di arte contemporanea, al suo interno è possibile quindi osservare quadri e sculture del Novecento. In questo ultimo periodo, la galleria è caratterizzata da un “clima di emergenza”, perché è diventata una specie di ricovero per le opere d’arte che erano presenti nelle chiese mantovane danneggiate dal terremoto del maggio scorso. In questa galleria, si è pensato così di fare un’installazione per collocare queste opere e permettere alle persone di riuscire a vederle e quindi di viverle. L’idea di questa installazione si sviluppa attorno ad un struttura di tubi innocenti che ricordano i tubi che sorreggono le chiese e i campanili danneggiati dal terremoto stesso. L’installazione prende appunto il nome di “Sotto il terremoto” e già dal primo ingresso nel salone principale del museo si ha la sensazione di camminare sotto i danni provocati dal terremoto. Durante la visita abbiamo avuto l’occasione di incontrare il curatore della mostra che ci ha spiegato l’idea fondante e le scelte che sono state fatte per realizzare l’allestimento dell’esposizione. La visita si è conclusa con un’attività relativa al suono, alla poesia e al rumore. Dopo la visita alla Galleria siamo andati nella piazza di Suzzara a vedere parte dei danni causati dal terremoto: la cupola del campanile che è appoggiata a terra e la torre che è tutta rivestita da tubi innocenti.
Alcune immagini scattate da Giacomo e Giulia
martedì 4 dicembre 2012
Cameraoscura portatile
Abbiamo creato una camera oscura
portatile utilizzando una scatola di cartone di medie dimensioni (da
scarpe) e una lente. Poi abbiamo ritagliato una piccola porzione di
scatola e di coperchio con un paio di forbici, poi abbiamo colorato
la parte della scatola rimanente più grande con un pennello di nero
all'interno sui lati. Dopo aver colorato al suo interno la scatola
abbiamo creato un foro stenopeico su un lato della scatola per
permettere l'ingesso di un fascio luminoso che proietta sulla parte
opposta rispetto a quella del foro l'immagine della persona,
dell'oggetto o del personaggio che è difronte a noi capovolgendola e
invertendola rispetto all'immagine reale. Dopo aver posizionato una
lente difronte alla nostra camera oscura, abbiamo messo “a fuoco”
l'immagine utilizzando la parte tagliata in precedenza più piccola
della scatola rimasta per attaccarci con scotch e agganciatrice un
pezzo di carta lucida, nella messa a fuoco muovendola avanti e
indietro all'interno della scatola. La creazione di questa camera
oscura mi ha fatto capire che si può creare foto con qualsiasi
oggetto che faccia entrare della luce al suo interno.
Iscriviti a:
Post (Atom)